I resti dell’auto della scorta del giudice Falcone a Rimini
Quarto Savona 15 è la sigla radio della vettura della questura di Palermo che il 23 maggio 1992, a Capaci, saltò in aria con a bordo il capo scorta, Antonio Montinaro e i due agenti, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Scortava la Croma bianca sulla quale morirono il Giudice Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo. In occasione del venticinquesimo anniversario i resti di quell'auto, conservati in una teca-monumento stanno compiendo una marcia di sensibilizzazione che arriverà a Palermo per la ricorrenza dell'attentato e che oggi hanno fatto tappa in Romagna. Al liceo Liceo Volta - Fellini studenti e autorità cittadine per un momento di confronto che le parole della signora Montinaro, moglie del capo scorta, hanno reso particolarmente toccante. : "Quell’auto per me e per i miei figli rappresenta la tomba di Antonio dove sono racchiusi i suoi ultimi pensieri e il suo sangue” “e continuare a farla camminare è il simbolo che la mafia ha perso perché dopo 25 anni noi siamo qui a ricordare gli uomini dello Stato mentre i mafiosi non sono nessuno e non meritano neanche di essere nominati. Poi le parole del procuratore nazionale antimafia Franco Roberti "Legalità significa conformità della legge alla Costituzione, significa non far mancare gli strumenti per il contrasto alla mafia e al crimine, non fare accordi elettorali, non fare affari con coloro che fanno parte di associazioni criminali, ma soprattutto non voltarsi dall'altro lato. Le istituzioni devono meritare la fiducia dei cittadini. La lotta alla criminalità e alla mafia è necessaria per lo sviluppo democratico ed economico del Paese". Poi la campagna di sensibilizzazione si è spostata a Rimini, da dove è ripartita alla volta di Macerata.
SB