“Benvenuti nell'antica terra della libertà”: una frase irrinunciabile che ha attraversato le fasi più diverse della storia sammarinese. Una frase-simbolo che accoglie chiunque entri in Repubblica. La millenaria tradizione non si cambia e, nel 2018, viene riproposta con lo stile dei nuovi portali da installare nei punti di accesso al territorio.
Il progetto è stato presentato ai cittadini e dovrebbe partire a dicembre. Sono tre le tipologie di intervento. Nei varchi più grandi sarà montato, sul lato destro della strada, un totem d'acciaio alto 4 metri con la celebre scritta di benvenuto. A sinistra, un'altra installazione con un abbozzo dei 39 chilometri di confini sammarinesi 'tratteggiati' tramite dei punti: tanti quanti saranno i varchi da riqualificare. Sul manto stradale una striscia in pietra illuminata così, come spiegano i curatori, l'automobilista sentirà fisicamente di aver attraversato il confine oltre che vederlo.
Si tratta di strutture a basso impatto energetico e costruite con materiali resistenti e facili da manutenere. E' un lavoro made in San Marino, realizzato dall'Ufficio progettazione e da due ex studenti ora ingegneri: Matteo Sammarini e Alberta Serra.
Al momento, una stima precisa dei costi non c'è, ma chi ha curato il progetto parla di cifre contenute. Si inizierà con Gualdicciolo a dicembre. A Dogana, invece, non ci saranno variazioni. Per le vie medie e piccole saranno installati meno elementi e di dimensioni ridotte. Dopo Acquaviva, si andrà avanti con i circa 20 spazi da riqualificare. Non c'è ancora una data di completamento; passo dopo passo sarà rivalutato l'intero territorio.
Mauro Torresi
Il progetto è stato presentato ai cittadini e dovrebbe partire a dicembre. Sono tre le tipologie di intervento. Nei varchi più grandi sarà montato, sul lato destro della strada, un totem d'acciaio alto 4 metri con la celebre scritta di benvenuto. A sinistra, un'altra installazione con un abbozzo dei 39 chilometri di confini sammarinesi 'tratteggiati' tramite dei punti: tanti quanti saranno i varchi da riqualificare. Sul manto stradale una striscia in pietra illuminata così, come spiegano i curatori, l'automobilista sentirà fisicamente di aver attraversato il confine oltre che vederlo.
Si tratta di strutture a basso impatto energetico e costruite con materiali resistenti e facili da manutenere. E' un lavoro made in San Marino, realizzato dall'Ufficio progettazione e da due ex studenti ora ingegneri: Matteo Sammarini e Alberta Serra.
Al momento, una stima precisa dei costi non c'è, ma chi ha curato il progetto parla di cifre contenute. Si inizierà con Gualdicciolo a dicembre. A Dogana, invece, non ci saranno variazioni. Per le vie medie e piccole saranno installati meno elementi e di dimensioni ridotte. Dopo Acquaviva, si andrà avanti con i circa 20 spazi da riqualificare. Non c'è ancora una data di completamento; passo dopo passo sarà rivalutato l'intero territorio.
Mauro Torresi
Foto Gallery
Riproduzione riservata ©