La retribuzione di risultato è parte del contratto firmato dal Comitato Esecutivo dell’ISS e per la prima volta lega al compenso il raggiungimento dei obiettivi determinati dai Segretari a Sanità, Finanze e con delega alla Funzione Pubblica entro il 15 febbraio di ogni anno. La valutazione avviene sulla base di una dettagliata relazione che i tre vertici Iss consegnano entro il 31 gennaio ai Segretari. Ai risultati, divisi per competenze, vengono assegnati appositi punteggi. Il raggiungimento o meno degli obiettivi, il punteggio ottenuto e l'eventuale percentuale di retribuzione di risultato vengono quindi indicati in una Delibera del Congresso.
Gli obiettivi sono di tre tipi: istituzionali, prioritari, specifici. I primi riguardano, ad esempio, rapporti e convenzioni con le strutture sanitarie delle regioni limitrofe, reperimento di personale medico, progetti con gli organismi internazionali, partecipazione ai tavoli tecnici, a progetti internazionali di ricerca e formazione. Negli obiettivi prioritari rientrano, invece, appropriatezza delle cure e delle prescrizioni, qualità dei servizi resi, tempi brevi per le liste d’attesa, controllo di gestione delle spese, ottimizzazione della libera professione e dei servizi a pagamento, contrasto di fenomeni distorsivi legati alla libera professione e alle presenze in turno. Gli obiettivi specifici sono invece introdotti annualmente e legati a progetti.
Ma cosa succede se gli obiettivi sono disattesi? In quel caso il Congresso di Stato è tenuto a verificarne le ragioni, per poter valutare se il mancato successo debba richiedere revisioni del contratto o una sua rescissione. La retribuzione di risultato ammonta ad un importo massimo pari al 25% del compenso annualmente percepito dal singolo direttore, ed è calcolata in base alla percentuale di successo rispetto alle finalità: risultati inferiori al 70% non danno diritto all'indennità mentre, tra lo 0 e il 24%, possono portare alla pacifica risoluzione del contratto. Nel caso in cui il Direttore Generale abbia ottenuto, nei primi tre anni di servizio, una percentuale sempre superiore al 70% vedrà il suo incarico e quello degli altri due membri del Comitato Esecutivo prorogati automaticamente al quinto anno.