Revocata ogni misura cautelare. L’ordinanza del tribunale fiorentino è arrivata in tarda mattinata. Solo un’ora prima i legali di Luciano e Lorenzo Cardelli avevano depositato l’istanza e tenuto un colloquio con il procuratore della Repubblica. “I due sammarinesi ora sono a disposizione delle autorità per fare luce su ogni aspetto della vicenda, ma non hanno nulla da temere – ribadisce il difensore Alessandro Petrillo. Una svolta positiva nell’inchiesta, che dallo scorso 28 giugno vedeva agli arresti domiciliari i due sammarinesi, titolari della Fininternational spa, coinvolti, seppur in maniera marginale, nell’inchiesta della Guardia di Finanza Firenze su sospetti movimenti di denaro verso la Cina. Sin dai primi interrogatori, al tribunale di Rimini e successivamente in quello bolognese, i Cardelli avevano tenuto una posizione ferma a chiara: “nessun riciclaggio, ogni movimento di denaro verso la Cina era documentato e segnalato regolarmente agli organismi di Banca Centrale”. Oggi dal gip Michele Barillero è venuto il parere favorevole all’annullamento delle misure restrittive, che lascia soddisfazione nei Cardelli: “Una decisione – commenta Luciano Cardelli – che dimostra la nostra totale estraneità alla vicenda e il corretto operare della nostra finanziaria. Dimostra anche che nulla abbiamo a che fare né con la mafia cinese, né con bande o organizzazioni criminose. Eravamo convinti di poter chiarire tutto al primo colloquio con il giudice e così è stato”.
Annamaria Sirotti
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