Ieri sera a Riccone una lite è finita in tragedia con l’omicidio di Karl Horst Ragus. L’uomo, un imprenditore tedesco di 76 anni titolare di un’agenzia immobiliare, risiedeva a Riccione da 20 anni. È stato ucciso nella sua abitazione in via Faenza da Oleh Davydenko, il figlio 21enne della ex convivente, una cittadina ucraina di 46 anni. Una relazione iniziata due anni fa, entrata in crisi negli ultimi mesi, da quando Ragus aveva cominciato a frequentare un’altra donna, un’italiana del posto di 42 anni, che ieri sera si trovava nel suo appartamento. Trovarli insieme ha rappresentato per la donna ucraina la prova evidente del suo tradimento. Una situazione spiacevole, presto degenerata in una lite furibonda fra i due, violenta al punto da spingere la nuova compagna ad avvisare i Carabinieri. Erano le 22.30. Li aveva appena raggiunti anche Oleh Davydenko, avvertito telefonicamente dalla madre che lo aveva informato dell’accaduto. Entrato in casa, non si sa se dopo un diverbio o per l’atteggiamento dell’uomo, il ragazzo non ci ha più visto e in preda ad un raptus lo ha accoltellato con due fendenti in pieno petto. A quel punto i Carabinieri sono stati raggiunti da una seconda telefonata. Questa volta a comporre il numero è stato lo stesso assassino, per confessare l’accaduto. Sul posto è intervenuta la medesima pattuglia, che aveva fermato la vittima appena due ore prima ritirandogli la patente per guida imprudente nell’attraversamento di un incrocio, sempre a Riccione. L’intervento dei sanitari del 118 non è servito a salvargli la vita. L’imprenditore è deceduto quasi subito dopo le due pugnalate.
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