Rapinatori di professione, a tempo perso svolgevano lavori saltuari. Erano il terrore di tanti piccoli esercenti per la loro brutalità, per l’abitudine ad agire subito dopo la chiusura dei negozi, bloccando i proprietari e facendosi consegnare l’incasso a suon di pugni e schiaffi o puntando la pistola alla tempia del malcapitato di turno. Le loro scorribande, iniziate nel settembre del 2006, sono durate un anno. Poi, questa notte, il blitz dei carabinieri di Riccione che in contemporanea – in varie parti d’Italia – hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare. Fermate 5 persone. Agostino Aloisi e Marco De Giorgi - leccesi di 25 anni -, Pierpaolo Pellegrino, brindisino di 30 anni, e altri due uomini originari di Brindisi. I nomi di questi ultimi non sono stati comunicati dalle autorità: uno di essi, 50enne, è addirittura un ex boss della Sacra Corona Unita. Si tratta forse delle due persone che lo scorso 3 marzo furono arrestate durante la rapina ad una parrucchiera di San Clemente. I colpi venivano effettuati in una zona relativamente piccola tra Cattolica, Gradara e San Giovanni in Marignano. Ogni volta la banda utilizzava auto rubate che poi abbandonava, e proprio da una di queste vetture sarebbe partita l’inchiesta dei carabinieri. All’epoca dei fatti i malviventi vivevano in città della Romagna. Il novembre del 2006 fu probabilmente il mese più intenso di attività: in pochi giorni furono rapinate due farmacie - a Gabicce Mare e Misano Adriatico - e una tabaccheria di San Giovanni in Marignano. Tentato anche un colpo all’Ufficio Postale di Pianventena: rapina sfumata grazie all’intervento del direttore che chiuse in tempo la porta blindata.
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