A Riccione quarta edizione della giornata della legalità su come operano le mafie al Nord

E' rivolta a loro, gli studenti degli istituti riccionesi e più in generale i giovani, la giornata della legalità. Le sentinelle della legalità li chiama l'assessore al turismo Gobbi che insieme al sindaco Pironi li ringrazia per la forte presenza. Alberghiero, scientifico e artistico introducono il tema. “Emilia Romagna, ultima terra di conquista” e parlano di una regione dove proliferano 49 clan in maggioranza calabresi e campani. Lo spiegano con video, foto, slides. Una presentazione che sorprende il procuratore capo di Rimini: Paolo Giovagnoli chiede di distinguere tra la mafia del sud, che ha il controllo del territorio, anche attraverso il voto, e quella del nord, dove i soldi vengono investiti, nel silenzio. Tira in ballo San Marino, divenuta negli ultimi decenni una cassaforte per i soldi sporchi. Poi la testimonianza di Giuseppe Gennari, giudice per le indagini preliminari al tribunale di Milano e Pino Màsciari, imprenditore che si è opposto alla mafia: “avevo una impresa edile, e quando sono entrato negli appalti pubblico – ha detto – ho trovato un mostro”.

Giovanna Bartolucci

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