Ricerca sulla povertà a San Marino: circa 300 le famiglie che non arrivano a fine mese
La mancanza di lavoro, una separazione o un divorzio, affitti e mutui difficili da pagare. Sono le principali cause della povertà in Repubblica. Il dato emerge da una ricerca sul fenomeno a San Marino per il 2018, a cura di Orietta Ceccoli Orlandoni. Un report che ha, come campione, i numeri della Sums e dalla Caritas. Cifre messe poi a confronto con il database dell'Ufficio statistica.
Uno dei risultati che lo studio restituisce è il numero di famiglie in difficoltà sul Titano: circa 300 non riescono a coprire le spese mensili (sugli oltre 14.200 nuclei totali). Analizzando il campione Sums, si nota che il 67,7% di chi si trova in difficoltà è sammarinese, il 26,2% è originario di Paesi europei, il 4,6% proviene dall'Africa e l'1,5% dalle Americhe. Stiamo comunque parlando di cittadini o residenti. Gli individui con problemi economici sono soprattutto di Serravalle e Borgo Maggiore, entrambi al 24,6%, e del Castello di San Marino (in cui risiede il 16,9%). E il numero dei poveri rischia di aumentare.
Nella ricerca, che sarà presentata prossimamente, si parla anche di aiuti: dal fondo di solidarietà Sums, che ha richieste di contributo in costante aumento, fino al supporto pubblico del certificato di credito sociale e del fondo straordinario di solidarietà.
Nel servizio, l'intervista a Orietta Ceccoli Orlandoni, curatrice della ricerca