Bandiere a mezz’asta negli uffici e nelle scuole pubbliche; alle 12 – anche a Rimini - sarà osservato un minuto di raccoglimento.
Rispetto all’oblio forzoso, vigliacco, in cui l’Italia ha vissuto per decenni è già qualcosa, ma l’omaggio ai martiri delle Foibe, alle decine di migliaia di Italiani sradicati dalla propria terra non può fermarsi qui.
C’è ancora chi ignora quanto accaduto, o peggio finge di non sapere; in troppi libri di storia questa vicenda è completamente bypassata. C’è anche chi nega spudoratamente o chi dice che nelle Foibe ci finiva chi in fondo se lo meritava. Un mix di odio e ignoranza che non deve più trovare cittadinanza in Italia.
Il giorno del ricordo è stato istituito proprio per questo, ma per poter essere efficace deve essere accompagnato da una adeguata informazione.
A Rimini si discuterà dell’odissea degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia in un incontro alla sala del Buonarrivo in corso d’Augusto. Il dibattito dal titolo “Storia e Storie di confine: foibe ed esodo nel lungo dopoguerra giuliano” si terrà alle 17; parlerà Anna Maria Vinci, dell’Università di Trieste.
In mattinata – alle 11.30 - verrà deposta una corona d’alloro in Piazzale Carso, nel giardino intitolato alle Vittime delle Foibe; nel pomeriggio previsto un momento di preghiera. Ultimo appuntamento della giornata all’Hotel Polo in viale Vespucci. Un incontro al quale interverrà – tra gli altri – l’onorevole triestino Roberto Menia: principale promotore del “Giorno del Ricordo”.
Rispetto all’oblio forzoso, vigliacco, in cui l’Italia ha vissuto per decenni è già qualcosa, ma l’omaggio ai martiri delle Foibe, alle decine di migliaia di Italiani sradicati dalla propria terra non può fermarsi qui.
C’è ancora chi ignora quanto accaduto, o peggio finge di non sapere; in troppi libri di storia questa vicenda è completamente bypassata. C’è anche chi nega spudoratamente o chi dice che nelle Foibe ci finiva chi in fondo se lo meritava. Un mix di odio e ignoranza che non deve più trovare cittadinanza in Italia.
Il giorno del ricordo è stato istituito proprio per questo, ma per poter essere efficace deve essere accompagnato da una adeguata informazione.
A Rimini si discuterà dell’odissea degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia in un incontro alla sala del Buonarrivo in corso d’Augusto. Il dibattito dal titolo “Storia e Storie di confine: foibe ed esodo nel lungo dopoguerra giuliano” si terrà alle 17; parlerà Anna Maria Vinci, dell’Università di Trieste.
In mattinata – alle 11.30 - verrà deposta una corona d’alloro in Piazzale Carso, nel giardino intitolato alle Vittime delle Foibe; nel pomeriggio previsto un momento di preghiera. Ultimo appuntamento della giornata all’Hotel Polo in viale Vespucci. Un incontro al quale interverrà – tra gli altri – l’onorevole triestino Roberto Menia: principale promotore del “Giorno del Ricordo”.
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