Riduzione del calendario venatorio: nuova protesta dei cacciatori
Non ci stanno, i cacciatori, a veder modificato quel calendario che avevano contribuito a definire, trovando perfino l’intesa con le istanze ambientaliste, oltrechè con la segreteria di Stato al Territorio. Quell’emendamento, presentato dal consigliere di Sinistra Unita, Vanessa Muratori, e accolto dall’assemblea, proprio non lo mandano giù. La riduzione della caccia alla selvaggina migratoria, da 5 a 3 giorni, non solo li ha colti di sorpresa, ma a loro parere è incomprensibile ed inapplicabile. "I cacciatori sammarinesi – sostiene la Federazione della caccia – si riverserebbero nei territorio circostanti e questo creerebbe non solo una pressione venatori, ma renderebbe difficile il rapporto con gli Ambiti Territoriali di Caccia, dove i giorni di esercizio venatorio restano 5, nei mesi di ottobre e novembre. Inoltre – fa notare la Federcaccia – c’è il problema di quei cacciatori delle regioni circostanti che, in base al principio di reciprocità, sono titolari del tesserino di caccia sammarinese. A loro – spiegano – è già stato trasmesso il calendario venatorio approvato dal Congresso di Stato. Per questo – annunciano – promuoveremo interventi legislativi tempestivi per risolvere il problema e ripristinare il calendario venatorio nella stesura originaria o renderlo almeno conforme a quelli delle regioni circostanti". Martedì prossimo i cacciatori si incontreranno per valutare le opportune forme di protesta da mettere in atto.
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