La questione rifiuti sempre in primo piano a San Marino. L'associazione micologica punta il dito sui governi passati che, sottolinea, non hanno mai affrontato il problema pensando che l'Italia avrebbe accettato all'infinito i nostri rifiuti perchè li pagavamo profumatamente. Ma prima o poi, prosegue Ams, l'Europa chiede ai paesi membri di rispettare le sue leggi, in particolare la direttiva che stabilisce di arrivare al 65% di raccolta differenziata entro il 2012. L'Associazione ricorda di essersi attivata già dal 2006, per cercare di ridurre la produzione di rifiuti, con incontri pubblici e istanze d'arengo regolarmente bocciate. Criticato pesantemente anche il piano di gestione dei rifiuti, approvato nel 2011, che per i micologici, si prefigge obiettivi abbsatanza modesti: una raccolta differenziata del 40% al 2014 e del 50% nel 2016 puntando ancora alla raccolta col cassonetto stradale. Produciamo, ricorda Ams, circa 600 chili all'anno di rifiuti solidi urbani a persona. Un'enormità di oggetti che buttiamo via quando oggi è possibile il recupero praticamente totale di tutto. L'associazione micologica auspica un cambiamento di rotta nella gestione dei rifiuti e che si diffonda nella popolazione una cultura del recupero e del riciclo.
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