Rifiuti: differenziata in lieve aumento. Porta a porta "costoso" ma necessario
Per molti, quella della differenziata è stata una vera e propria sfida, tra eco-calendari, operazioni di pulizia delle confezioni e smistamento casalingo. Ma i dati sembrano promuovere l'impegno dei cittadini. Se nel 2016 la differenziata è arrivata al 45,05% del totale della spazzatura, nel terzo trimestre del 2017 si registra un lieve aumento fino al 45,50%.
In base ai dati del 2016, sono stati ritirati poco più di 17 milioni di chili di rifiuti dei quali 9.400.000 rimasti rifiuti solidi urbani (il 54,95%) e i restanti 7.700.000 differenziati. La carta occupa la quota maggiore, seguita dall'organico, dal vetro e dalla plastica.
Ma conviene fare la differenziata? "Da un punto di vista strettamente economico - spiega il segretario di Stato per i rapporti con l'AASS, Marco Podeschi - in questo momento non è conveniente. E' sufficiente guardare il bilancio dell'Azienda dei servizi. C'è un impegno etico del nostro Paese, e su questo stiamo investendo molto, poi c'è anche un aspetto che riguarda le relazioni con i nostri vicini"
Dove finisce la spazzatura sammarinese? In Italia, tramite accordi con Emilia Romagna, Marche e Lombardia. Il 29 dicembre 2017 il Congresso di Stato ha emesso una delibera per la spedizione di 12.000 tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati previsti per il 2018 verso l'impianto di termovalorizzazione di Coriano. Per l'operazione, le regole europee prevedono una garanzia finanziaria che si traduce in un'eventuale fideiussione per un importo massimo di 6.305.000 euro che Banca Centrale presterà in favore dell'AASS.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista al segretario di Stato per i rapporti con l'AASS, Marco Podeschi