No all'arrivo dei rifiuti delle altre regioni italiane, ma soprattutto "una proposta alternativa che tuteli il territorio nel rispetto del principio di autosufficienza regionale". E' quanto chiedono alla Regione e ai parlamentari eletti nel territorio la Provincia di Rimini insieme ai Comuni di Coriano, Riccione e Misano. Gli enti locali ingrossano dunque le fila di chi si oppone all'articolo 35 del decreto Sblocca Italia, che prevede sui rifiuti una rete nazionale di smaltimento a servizio di tutto lo Stato. "Questa scelta legislativa- dicono i Comuni romagnoli e la Provincia- deprime la virtuosità dei territori e delle amministrazioni come le nostre che hanno creduto e realizzato politiche di sviluppo della raccolta differenziata e recupero dei rifiuti con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto ambientale degli impianti di smaltimento come quelli di termovalorizzazione". Inoltre, a giudizio degli enti, il provvedimento normativo contiene una serie di aspetti "profondamente errati", tra cui il fatto che "non introduce nessuna tutela ulteriore di carattere ambientale sugli aumenti di smaltimento nè prevede economicamente interventi di riduzione degli impatti a favore delle aree sedi di impianti. Le quali dovranno quindi solo avere gli oneri".
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