Riflessioni estive - Editoriale del Dg Carlo Romeo

Riflessioni estive - Editoriale del Dg Carlo Romeo.

Qualche riflessione domenicale potrebbe starci, magari da leggere al tramonto sotto l'ombrellone o con il Montefeltro a vista. In primo luogo partiamo dal Corsera di oggi che è ancora il giornale di riferimento in Italia e dell'Italia nel mondo, visto che è l'unico giornale che si trova ovunque vendano giornali sul pianeta. Si tratta dell'ennesima conferma che il tradizionale "noti a noi stessi, ignoti agli altri" è un lusso che in questo XXI secolo nessuno si può più permettere. A torto o a ragione, ma è comunque così. Quindi l'intervista a Nicola Renzi sul Corriere di oggi serve parecchio per fare il punto in Italia su San Marino che a sua volta per l'Italia in questi ultimi anni ha rappresentato e rappresenta spesso un grande punto interrogativo e, come sempre, ci preoccupa molto ciò che non conosciamo. L'intervista del Segretario di Stato agli Affari Esteri si rivela chiara, puntuale, grazie anche a un giornalista preparato e senza mandati o pregiudizi. Si tratta insomma di un utilissimo strumento che ricostruisce il quadro e la prospettiva di un rapporto antico ma sempre rinnovato fra i due Paesi. È questa in fondo la chiave per ricostruire in Italia una immagine devastata certo da responsabilità specifiche sammarinesi in anni non lontanissimi, ma anche da molti stupidi luoghi comuni italiani.

Altra riflessione, questa volta personalissima, da fare - anche se penso di non essere in maggioranza ma pazienza - è legata alle dimissioni irrevocabili dal Consiglio di Matteo Fiorini. Un segno forte, un gesto politico, come lui stesso lo definisce, di richiamo al rispetto istituzionale va dato, con rigore, in tempi in cui questo rispetto è l'unica base su cui si poggia una Identità di popolo. Premesso che ovviamente non ero presente alla seduta in questione, ho però spesso ascoltato via radio momenti di discussione in aula, realmente imbarazzanti nei modi senza entrare nel merito dei contenuti. Così come talvolta in studio a Palazzo Pubblico eravamo sul punto con i conduttori di sospendere la trasmissione per il livello dei modi esibiti, visto che entriamo nelle case della gente e in casa altrui ci si entra in primo luogo con la buona educazione. Sulla scusante della chiusura della vena, in merito all'episodio su cui si fondano le dimissioni di Fiorini, francamente mi dispiace ma per quel che può contare non ci sto. Se si è dei professionisti, si devono sapere dominare certi momenti. Un chirurgo non sbaglia l'operazione perché ha le balle in giostra e per chi fa politica a tempo pieno e con responsabilità istituzionali non è che sia diverso. Non ne faccio un problema di persona o di parte o fazione, sia chiaro, ma solo di comportamento. Rete ha una presenza parlamentare credibile, forte e documentata. Sono consiglieri che sanno fare i parlamentari, studiandosi i dossier (cosa che non è poco e non frequente), ma proprio per questo certi comportamenti offensivi per colleghi eletti e per la stessa Reggenza devono aspettarsi tolleranza zero da parte di tutti, in momenti come questi in cui spettri che pensavamo scomparsi definitivamente stanno riaffollando il panorama internazionale un po' ovunque. Infine una piccola ultima riflessione.

Ci arrivano in redazione ogni tanto, da fonti diverse, comunicati con la richiesta che vengano pubblicati integralmente e senza commenti. Questo tipo di richiesta che farebbe sorridere qualsiasi Ordine dei Giornalisti o farebbe sghignazzare qualsiasi Scuola di Giornalismo, qui sembra curiosamente non normale, grazie a Dio, ma sicuramente possibile. Si tratta evidentemente di casi di ignoranza specifica su cosa siano stampa e giornalismo, e di ignoranti in quanto non hanno chiara la differenza fra una bacheca e un giornale, fra un passacarte e un giornalista. Ma all'ignoranza con un po' di buona volontà c'è sempre un rimedio che si chiama istruzione, attività faticosa ma di fatto oggi alla portata di tutti e non eccessivamente complessa.

cr

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