La riforma della Rai è stata approvata dalla Camera ed ora dovrà tornare in Senato: il deputato forlivese di Scelta Civica, nonché segretario della commissione di vigilanza Bruno Molea, plaude alla trasparenza del testo di legge, che prevede anche la pubblicazione degli stipendi dei dirigenti.
Il governo punta a ottenere il via libera per la nuova Rai entro metà novembre: alla Camera, con qualche modifica, il testo è passato, e per la terza lettura dovrà tornare in Senato, a Palazzo Madama. Arriva così la nuova figura dell'amministratore delegato, l'attuale direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, che ha massima autonomia sulla gestione economica e nomina i dirigenti, anche se per i direttori di testata dovrà avere il parere del cda, e arriva il presidente di garanzia. Tra le modifiche apportate dalla Camera, la pubblicazione degli stipendi dei dirigenti che superino i 200mila euro. Giornalisti compresi, ma star della televisione escluse.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Bruno Molea, segretario commissione di vigilanza (Scelta Civica)
Il governo punta a ottenere il via libera per la nuova Rai entro metà novembre: alla Camera, con qualche modifica, il testo è passato, e per la terza lettura dovrà tornare in Senato, a Palazzo Madama. Arriva così la nuova figura dell'amministratore delegato, l'attuale direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, che ha massima autonomia sulla gestione economica e nomina i dirigenti, anche se per i direttori di testata dovrà avere il parere del cda, e arriva il presidente di garanzia. Tra le modifiche apportate dalla Camera, la pubblicazione degli stipendi dei dirigenti che superino i 200mila euro. Giornalisti compresi, ma star della televisione escluse.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Bruno Molea, segretario commissione di vigilanza (Scelta Civica)
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