1 rapina ogni 4 giorni. 7 in 26 giorni lavorativi. 5 dall’inizio dell’anno e sempre di giovedì. In una Italia da Far West, dove si commettono ogni anno 7 milioni tra scippi, rapine e furti, Rimini rischia di balzare ai primi posti di questa non lusinghiera classifica. Sono già 166mila gli euro finiti nelle tasche dei rapinatori in poco più di un mese. Praticamente, nel 2006, si è salvato solamente giovedì 26 gennaio. L’impressionante sequela di rapine è partita il 5 gennaio a Riccione, alla filiale della Cassa di Risparmio di Cesena, e ha visto in azione 3 uomini. Questa banda ha fatto parlare di se anche alla BCC Romagna Est a Rimini, alla Unicredit di Misano e alla Carisbo di Riccione. Il 19 gennaio una nuova banda ha preso di mira la Carisbo di Rimini. Infine ieri, l’ultima rapina, questa volta in solitaria, alla Popolare dell’Emilia Romagna che ha sede all’interno del Gros.
'A fine anno, commenta il capo della squadra mobile di Rimini Sabato Riccio, il numero delle rapine sarà simile a quello del 2005. In alcuni periodi, spiega, ci sono delle impennate ma è impossibile fare una statistica'. Per Riccio poi quello delle rapine in banca è un discorso completamente a parte e, rimarcando che gli autori di quasi tutti i colpi messi a segno finora sono stati scoperti, il dirigente della mobile ricorda che Questore e Prefetto hanno incontrato i dirigenti della banche proprio per mettere a punto quelle misure di sicurezza e di sorveglianza che spesso mancano. 'Nella nostra provincia, sottolinea Riccio, gran parte delle rapine vengono fatte con un semplice cutter, ma spesso i malviventi sono addirittura disarmati. Anche la scelta del giorno, il giovedì, non ha alcuna base logica. I rapinatori, spiega, hanno orari che preferiscono – come quelli di apertura e di chiusura delle banche, per ovvi motivi'.
'A fine anno, commenta il capo della squadra mobile di Rimini Sabato Riccio, il numero delle rapine sarà simile a quello del 2005. In alcuni periodi, spiega, ci sono delle impennate ma è impossibile fare una statistica'. Per Riccio poi quello delle rapine in banca è un discorso completamente a parte e, rimarcando che gli autori di quasi tutti i colpi messi a segno finora sono stati scoperti, il dirigente della mobile ricorda che Questore e Prefetto hanno incontrato i dirigenti della banche proprio per mettere a punto quelle misure di sicurezza e di sorveglianza che spesso mancano. 'Nella nostra provincia, sottolinea Riccio, gran parte delle rapine vengono fatte con un semplice cutter, ma spesso i malviventi sono addirittura disarmati. Anche la scelta del giorno, il giovedì, non ha alcuna base logica. I rapinatori, spiega, hanno orari che preferiscono – come quelli di apertura e di chiusura delle banche, per ovvi motivi'.
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