Un’anziana, lungodegente, attende la decisione del Tribunale di Rimini. Ha chiesto di interrompere l'alimentazione forzata per mezzo del sondino, ma a differenza di Eluana Englaro, è "nel pieno possesso delle facoltà mentali” e chiede di poter essere alimentata normalmente, iniziativa che, a parere dei medici, significherebbe “accorciarne drasticamente l'aspettativa di vita". Lo rivela il mensile dei Paolini, Jesus, anticipando una lettera inviata alla rivista dall'avvocato dell'ammalata e la risposta di un teologo che ribadisce la posizione della Chiesa. "Ancora una volta - osserva il legale dell'ammalata - sarà un giudice a decidere una controversia su temi eticamente sensibili. Ho accettato l'incarico - spiega - ma con il dubbio di non stare dalla parte giusta".
L'avvocato si dice colpito dal richiamo alla "legge naturale" fatto sia dal padre di Eluana Englaro che dalla Chiesa cattolica in vari interventi a favore e contro la sospensione dell'alimentazione. "E' impossibile stabilire a priori - risponde il teologo Giannino Piana - la “soglia della naturalità” che va tutelata come inviolabile". Tuttavia, nel dubbio, la Chiesa ha sempre sostenuto che deve prevalere un principio di precauzione.
Sonia Tura
L'avvocato si dice colpito dal richiamo alla "legge naturale" fatto sia dal padre di Eluana Englaro che dalla Chiesa cattolica in vari interventi a favore e contro la sospensione dell'alimentazione. "E' impossibile stabilire a priori - risponde il teologo Giannino Piana - la “soglia della naturalità” che va tutelata come inviolabile". Tuttavia, nel dubbio, la Chiesa ha sempre sostenuto che deve prevalere un principio di precauzione.
Sonia Tura
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