Rimini, associazioni agricoltura dicono no sulla variante alla SS16

5 milioni di metri quadrati a occhio e croce questa l'entità del consumo di suolo anche agricolo che la complanare sottrarrà al territorio. 150 diverse osservazioni e denunce di privati, record per un manufatto locale, spedite ai committenti oltre a 23 ricorsi di proprietari causa l'impatto ambientale dell'opera in un territorio delicato come quello provinciale da sempre turisticamente cementificato: 'riminizzato' come si dice.
Le associazioni dell'agricoltura riminesi chiedono l'annullamento del decreto sulla variante alla SS16. Con un ricorso al TAR Confagricoltura e Confederazione Agricoltori vogliono fermare lo scempio del terreno coltivabile non edificabile tra Bellaria e Misano. Una parte saggia della comunità (coltivatori e agricoltori) per la salvaguardia di un settore in controtendenza ( il primario agricolo) caposaldo della resistenza alla crisi.
Una azione collettiva per la salvaguardia del verde agricolo. I proprietari di appezzamenti a difesa del loro settore vera risorsa per il circondario. Non sono posti dove “non c'è niente”, dicono i rappresentanti legali delle categorie, ma spazi per creare opportunità di lavoro in apposite “zone rurali”contro il consumo del suolo produttivo riqualificabile. L'agenda Letta ha come priorità dopo la legge di Stabilità, l'emergenza sul consumo del suolo agricolo, subsidenza e frane.
Nel video le interviste a Valter Bezzi, Pres. Prov. CIA Confederazione Agricoltori e Carlo Carli, Confagricoltura Rimini.


fz

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