Rimini: contro la siccità via libera all'impianto per ricaricare le falde del Marecchia
Dal fiume al canale consortile e infine nel lago artificiale. È il ciclo dell'acqua che grazie all'impianto del fiume Marecchia permetterà di ricaricare le falde durante l'inverno, evitando così la dispersione di acqua in mare che potrà invece essere riutilizzata nei periodi estivi: con vantaggi per l'ambiente e i cittadini del riminese, che correranno meno rischi di avere i rubinetti a secco nei mesi estivi. Grazie al protocollo di intesa firmato dalla Regione Emilia-Romagna, Comune di Rimini, Ente di gestione per i parchi e la biodiversità della Romagna e dall'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia, partiranno i lavori per realizzare un impianto di ricarica controllata nella conoide alluvionale - ovvero i sedimenti accumulati dal fiume allo sbocco in pianura - del Marecchia. La firma segna il punto di arrivo di un percorso cominciato con una sperimentazione di due anni e la messa a punto di un progetto per aumentare la quantità di acqua della zona. Ad oggi sono stati immessi oltre un milione e cento mila metri cubi di acqua. L'impianto, che rende strutturale l'intervento di ricarica, prevede da ottobre ad aprile l'immissione di acqua prelevata dal fiume Marecchia - la stessa utilizzata in condizioni naturali - nel lago artificiale 'In.Cal System', trasportata tramite il canale consortile dei Mulini. "Quella avviata sul Marecchia - ha spiegato l'assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo - è una buona prassi, un modello che si potrà diffondere in altri territori con il nuovo piano di tutela delle acque. Una risposta innovativa alle sfide poste dal cambiamento climatico".
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