"Queste persone non sono eroi ma donne e uomini comuni che si sono messi a servizio della collettività con una dedizione fuori dal comune". Come ha ricordato il Prefetto di Rimini Domenico Mannino, le onorificenze dell’ordine al merito della Repubblica italiana non sono tante: oggi ne sono state conferite 11.
Ma la scelta - risalente alla Presidenza Ciampi - di restringere la rosa dei benemeriti serve a dare maggiore valore al riconoscimento.
“Queste onorificenze – ha continuato il Prefetto - andrebbero consegnate anche ai loro cari perché sono soprattutto i famigliari a risentire dei sacrifici e della fatica spesi al servizio della comunità”.
Il primo insignito è stato Andrea Muccioli della Comunità San Patrignano. Un premio accolto con un po’ imbarazzo probabilmente perché chi svolge il proprio lavoro con passione non sente i sacrifici e quindi ritiene di non meritare nulla. Ma questa onorificenza assume un significato particolare perché cade a pochi giorni da una data importante: il primo gennaio San Patrignano compirà 30 anni.
Ma la scelta - risalente alla Presidenza Ciampi - di restringere la rosa dei benemeriti serve a dare maggiore valore al riconoscimento.
“Queste onorificenze – ha continuato il Prefetto - andrebbero consegnate anche ai loro cari perché sono soprattutto i famigliari a risentire dei sacrifici e della fatica spesi al servizio della comunità”.
Il primo insignito è stato Andrea Muccioli della Comunità San Patrignano. Un premio accolto con un po’ imbarazzo probabilmente perché chi svolge il proprio lavoro con passione non sente i sacrifici e quindi ritiene di non meritare nulla. Ma questa onorificenza assume un significato particolare perché cade a pochi giorni da una data importante: il primo gennaio San Patrignano compirà 30 anni.
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