Il sindaco, insieme ai bambini, per il taglio del nastro, dopo che il sito archeologico era stato benedetto dal Vicario della città. Quasi a consegnare una eredità storica importante alle nuove generazioni e da oggi la Domus diventa di proprietà proprio dei riminesi, accorsi in massa, sotto la pioggia, per assistere all’evento. Cominciate anche le visite guidate, andate esaurite in pochi giorni, così come quelle previste il 15 e 16 dicembre. Un prolungamento necessario per riappropriarsi di un tesoro che Rimini non sapeva neppure di possedere: dagli straordinari mosaici e affreschi della casa, al corredo del Chirurgo: più di 150 strumenti conservati ed esposti nel Museo della Città, che rappresenta un patrimonio archeologico unico. Una copertura tecnologica in vetro e acciaio lo protegge per salvaguardarne la conservazione e ne consente la visione dall’esterno.
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