Rimini, multati alcuni vongolari ma la situazione stava per degenerare

Rimini, multati alcuni vongolari ma la situazione stava per degenerare.
Si è incatenato ai bancali di vongole – 650 chili di molluschi appena sequestrati – rifiutandosi di spostarsi e denunciando con rabbia quello riteneva un sopruso. Autore della protesta il presidente dei vongolari di Rimini, Carlo Cevoli. Insieme a lui altri 2 titolari di battelli da pesca erano appena stati multati dalla Capitaneria di Porto.
Le draghe idrauliche – il cosiddetto “ferro” – delle loro imbarcazioni avevano un peso due volte superiore al consentito. In questi casi la legge parla chiaro: 2.000 euro di multa e confisca del pescato e dell’attrezzo. Ma la decisione non è andata giù ai pescatori. Vedono qualcosa di poco chiaro in questa faccenda.
Il blitz è scattato intorno alle 8.00 e, fanno sapere alcuni vongolari, è stato eseguito dagli uomini della guardia costiera di Bellaria. “Cevoli - ci fa sapere un pescatore - aveva comprato una barca nuova e la Capitaneria di Porto di Rimini aveva detto che era tutto in regola, per questo è arrabbiato”. “All’origine dell’intervento della guardia costiera di Bellaria – continua – potrebbe esserci una soffiata di qualcuno della concorrenza”. Tutti particolari non confermati al momento. Quel che è certo è che per convincere il presidente dei vongolari a calmarsi un po’, sono dovuti intervenire anche polizia e carabinieri. A un certo punto Cevoli avrebbe anche minacciato di gettarsi in mare. Dopo alcune ore, comunque, è ritornata la calma. Le vongole sequestrate sono state caricate su una motovedetta e gettate al largo.

Gianmarco Morosini

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