Un presepe della tradizione popolare ispirato al settecento napoletano dove i personaggi sono quelli della quotidianità nel nostro caso “felliniana” cioè romagnola: in primo piano proprio il maestro di Amarcord e Giulietta Masina, Tonino Guerra ma anche Don Benzi e i romagnoli d’altri tempi come sua eccellenza il cavalier Benito Mussolini.
Apertura ufficiale con benedizione del Vescovo domenica 21 alle 15 fino all’Epifania quando arriveranno i Magi naturalmente di sabbia e acqua di mare. Tante le statuine e le pose fissate dagli artisti della Accademia della Sabbia, che con mani e spatola hanno ricostruito un borgo antico ricco di figure moderne e di eroi dei nostri giorni, ma sul proscenio in panoramica laterale lunga, il fuoco dell’immagine, vero cuore della creazione artistica, è la Natività semplice: un padre, la Madre e il Figliolo tra il bue e l’asinello, così come li sognò la notte di Natale San Francesco d’Assisi.
Francesco Zingrillo
Apertura ufficiale con benedizione del Vescovo domenica 21 alle 15 fino all’Epifania quando arriveranno i Magi naturalmente di sabbia e acqua di mare. Tante le statuine e le pose fissate dagli artisti della Accademia della Sabbia, che con mani e spatola hanno ricostruito un borgo antico ricco di figure moderne e di eroi dei nostri giorni, ma sul proscenio in panoramica laterale lunga, il fuoco dell’immagine, vero cuore della creazione artistica, è la Natività semplice: un padre, la Madre e il Figliolo tra il bue e l’asinello, così come li sognò la notte di Natale San Francesco d’Assisi.
Francesco Zingrillo
Riproduzione riservata ©