Morto da un anno è mezzo, è stato processato a Rimini per danneggiamento dopo una baruffa scoppiata in un bar. Fino a che, alla terza udienza, un carabiniere chiamato a testimoniare ha tirato fuori il certificato di morte, permettendo al giudice di terminare il procedimento. Lo ha raccontato il Corriere di Romagna. Alla prima udienza, celebrata nel 2009, l'imputato, all'epoca 31enne, era già morto. Il giudice, non vedendolo presentarsi alla sbarra, lo aveva dichiarato contumace. Alla seconda udienza è anche cambiato il legale, nominato d'ufficio per difendere quel giovane finito sotto processo per il danneggiamento di un bar: una furibonda lite scoppiata per un caffé non pagato. Il processo è così andato avanti, tra testimonianze, rinvii e conseguente impegno degli uffici giudiziari riminesi, fino a che non è saltato fuori il certificato di morte che ha estinto il reato per il decesso del reo.
Riproduzione riservata ©