Rimini: prosegue l'inchiesta su Coppola, il proprietario del Grand Hotel

“Danilo Coppola non ha comprato il Grand Hotel di Rimini perché attratto dal suo fascino felliniano, ma perché era un affare immobiliare. E’ grave, secondo il senatore Ds Sergio Zavoli, che l’ultimo passaggio di proprietà si sia svolto senza poter esercitare una forma efficace di tutela del patrimonio.
L’immobiliarista romano, proprietario del Grand Hotel, acquisito in ottobre per 69 milioni di euro, è stato arrestato dal Nucleo valutario della Guardia di Finanza con l'accusa di bancarotta, riciclaggio e appropriazione indebita.
L'inchiesta riguarda alcune società dell'impero finanziario di Coppola che sarebbero state fatte fallire. Le Fiamme Gialle, insieme alla polizia tributaria, hanno sequestrato 70 milioni di euro in titoli e quote societarie.
L'indagine avrebbe messo in luce il fallimento di alcune società del Gruppo che poi sarebbero state abbandonate creando, un ''buco'' contabile che si aggira sui 130 milioni di euro. Quella che è considerata la “casa” di Federico Fellini, dopo l’arresto di Coppola rischia davvero tanto.
Il bilancio di quest’anno del Grand Hotel segna un 50% in meno di entrate per una struttura privata dai costi di acquisizione e gestione enormi, con il Comune che ha ceduto ai precedenti gestori anche i giardini e la dependance dell’albergo.

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