E’ l’esito dell’operazione condotta dalla Mobile di Rimini, partita dalla morte per overdose di un ragazzo riminese, Roberto Berti, avvenuta nell’agosto del 2006.
Come appurarono le indagini, a vendergli la dose mortale era stata una pregiudicata riminese di 49 anni, arrestata poi nell’aprile di quest’anno. Indagando sulla spacciatrice, gli inquirenti sono arrivati al gruppo di albanesi, che erano riusciti ad imbastire un giro alquanto esteso per lo spaccio della coca, coinvolgendo diversi studenti del riminese nel periodo ottobre-novembre 2006.
Agivano per lo più davanti a bar e pub cittadini. Com’è stato appurato, lo spaccio avveniva con cadenza quasi giornaliera, e in un giorno arrivavano a distribuire anche 70 grammi di cocaina.
Oggi la Mobile ha fornito le generalità dei 4 arrestati e del latitante. Sono tutti giovani e giovanissimi: Emir Hoxia, 30 anni, pregiudicato senza fissa dimora; Saimir Guri, 23 anni, e Nelson Dedia, 20, entrambi residenti a Rimini, ed infine Ergys Morina, 29 anni, pregiudicato, collegato ad un’altra indagine coordinata dai carabinieri, che avevano appurato come l’albanese gestisse il giro dello spaccio.
Come appurarono le indagini, a vendergli la dose mortale era stata una pregiudicata riminese di 49 anni, arrestata poi nell’aprile di quest’anno. Indagando sulla spacciatrice, gli inquirenti sono arrivati al gruppo di albanesi, che erano riusciti ad imbastire un giro alquanto esteso per lo spaccio della coca, coinvolgendo diversi studenti del riminese nel periodo ottobre-novembre 2006.
Agivano per lo più davanti a bar e pub cittadini. Com’è stato appurato, lo spaccio avveniva con cadenza quasi giornaliera, e in un giorno arrivavano a distribuire anche 70 grammi di cocaina.
Oggi la Mobile ha fornito le generalità dei 4 arrestati e del latitante. Sono tutti giovani e giovanissimi: Emir Hoxia, 30 anni, pregiudicato senza fissa dimora; Saimir Guri, 23 anni, e Nelson Dedia, 20, entrambi residenti a Rimini, ed infine Ergys Morina, 29 anni, pregiudicato, collegato ad un’altra indagine coordinata dai carabinieri, che avevano appurato come l’albanese gestisse il giro dello spaccio.
Riproduzione riservata ©
