Rimini, scarichi in mare: sequestrate cartelle cliniche
Si procede per sintomi e concomitanze per risalire alle potenziali vittime dei batteri, registrati in mare a livelli oltre la norma, dopo gli scarichi di acque fognarie, nei primi giorni di luglio 2011.
La Procura di Rimini ad agosto ha deciso di vederci chiaro aprendo un fascicolo contro ignoti. Dopo l'analisi di vari casi, si allarga il campo d'indagine per definire l'enità di questa bomba batterica. Si tratterebbe di acque non depurate che hanno causato febbri e dermatiti. Gli uomini della guardia di finanza hanno seuqstrato nel pronto soccorso pediatrico altre cinquantasei cartelle cliniche di bambini finiti all'ospedale dopo un tuffo.
I referti saranno analizzati dal responsabile del dipartimento della salute pubblica dell'Ausl di Rimini, Francesco Toni, incaricato di scrivere una relazione tecnica ed individuare casi compatibili con infezioni da germi patogeni, presenti nell'acqua di mare.
A quel punto, la Finanza contatterà le persone coinvolte per accertare quando e dove abbiano fatto il bagno l'estate scorsa. Un caso, secondo una prima relazione del consulente della Procura, già presenterebbe delle compatibilità con tali infezioni da germi. Se fossero accertati più di tre casi si potrebbe ipotizzare il reato di epidemia colposa.
Valentina Antonioli