Una bocciatura rumorosa, una caduta d'immagine altisonante. Rimini non ha ottenuto la bandiera Blu 2012. Sul giudizio dell'organizzazione internazionale che assegna il premio di qualità ambientale ha inciso in maniera inappellabile la quantità di liquami fognari scaricati in mare. Nel 2011 se ne sono contati 54 che hanno causato 122 giorni di divieto temporaneo di balneazione. In sostanza, per quattro mesi all'anno le riminesi sono sporche e inaccessibili. La bandiera blu oltre essere certificato di qualità è anche un ottimo veicolo di promozione: innalzarla sulla spiaggia significa poter offrire ai turisti una serie di servizi che vanno al di là del puro obbligo amministrativo. Per ottenerla ogni amministrazione comunale deve autocertificare le caratteristiche del proprio territorio, delle acque e dei servizi offerti. Quest'anno il Comune di Rimini non ha partecipato al giudizio, evitando di farsi valutare. Sono in molti a pensare ad un'ammissione di colpa preventiva. Perché, in fondo, Rimini è Rimini anche senza bandiera blu. Nel video l'intervista a Fabio Galli (Assessore provinciale al Turismo)
Stefano Caliciuri
Stefano Caliciuri
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