Rimini: sostanza sospetta nell’acqua condominiale. Forse un atto criminoso
Un condomino ha aperto il rubinetto è ha visto sgorgare acqua con fumo e bolle. Ha dato l’allarme agli altri inquilini delle palazzine, che condividono due serbatoi da mille litri ciascuno di acqua. Vasche di supporto all’acquedotto. In totale sono coinvolti una ventina di appartamenti, per lo più occupati da famiglie con bambini. Finora nessuno ha accusato problemi. I Carabinieri, subito avvertiti, hanno allertato l’Usl, che questa mattina ha prelevato un campione del liquido e messo i sigilli alle tubature. Solo lunedì si sapranno gli esiti delle analisi, e quale sostanza, dall’aspetto oleoso, è stata versata nelle vasche. Dopodichè potrebbe scattare una denuncia contro ignoti. Non viene scartata alcuna ipotesi, anche se indiscrezioni parlano di trielina. L’accesso ai serbatoi può avvenire solo attraverso una chiave, e la serratura non è stata forzata, quindi l’ipotesi che circola è che si possa trattare di qualcuno che conosce bene le due palazzine e ha accesso ai locali. Non è stato ancora aperto un fascicolo. In attesa di appurare se si sia trattato effettivamente di sostanze velenose. Ma l’atto potrebbe essere scaturito anche da screzi sorti a causa di alcuni lavori agli edifici. Intanto, fino a lunedì, le famiglie non potranno utilizzare l’acqua, forse il disagio minore, ci hanno detto, preoccupate per quello che poteva succedere se l’allarme non fosse partito in tempo.
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