La Polizia provinciale di Rimini e i Carabinieri forestali hanno multato 13 cacciatori per mancata annotazione dell’animale abbattuto nel tesserino venatorio e per il mancato rispetto dei limiti di distanza da osservare in prossimità di abitazioni o vie di comunicazione. La questione caccia sta infatti preoccupando sempre più i cittadini: tante le segnalazioni di chi teme di poter incappare nella traiettoria di tiro dei cacciatori che “sparano” nelle aree fluviali del Marecchia, dove passa anche la ciclabile.
I Carabinieri forestali sono inoltre impegnati a “individuare le aree in cui il divieto di caccia è effettivamente vigente - come comunica il comandante Terzi al Corriere Romagna - purtroppo, infatti, non esiste un divieto generalizzato esteso all’intera area fluviale, perché il calendario venatorio regionale non lo prevede. Esistono però alcune limitazioni, come quella di non sparare a meno di 150 metri avendo un’abitazione di fronte o a 100 metri con l’abitazione alle spalle”. È però chiara la difficoltà di perimetrare le aree coinvolte. Per questo i Carabinieri forestali hanno l'intenzione di rivolgerci all’autorità giudiziaria richiedendo una regolamentazione più chiara e non fraintendibile.
Una questione attuale anche a San Marino dove due Istanze d'Arengo, presentate domenica 7 ottobre alla Reggenza, riguardano proprio l'attività venatoria. La prima, per una questione di sicurezza, chiede il divieto di caccia la domenica e nei giorni festivi; mentre la seconda vorrebbe lo stop della caccia nei fondi privati non recintati, salvo consenso di proprietari.
fm
I Carabinieri forestali sono inoltre impegnati a “individuare le aree in cui il divieto di caccia è effettivamente vigente - come comunica il comandante Terzi al Corriere Romagna - purtroppo, infatti, non esiste un divieto generalizzato esteso all’intera area fluviale, perché il calendario venatorio regionale non lo prevede. Esistono però alcune limitazioni, come quella di non sparare a meno di 150 metri avendo un’abitazione di fronte o a 100 metri con l’abitazione alle spalle”. È però chiara la difficoltà di perimetrare le aree coinvolte. Per questo i Carabinieri forestali hanno l'intenzione di rivolgerci all’autorità giudiziaria richiedendo una regolamentazione più chiara e non fraintendibile.
Una questione attuale anche a San Marino dove due Istanze d'Arengo, presentate domenica 7 ottobre alla Reggenza, riguardano proprio l'attività venatoria. La prima, per una questione di sicurezza, chiede il divieto di caccia la domenica e nei giorni festivi; mentre la seconda vorrebbe lo stop della caccia nei fondi privati non recintati, salvo consenso di proprietari.
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