Rimini, tunisino in manette: ha rapinato e tentato di violentare una prostituta rumena
Pensava di averla fatta franca senza considerare l’eventualità di essere denunciato dalla sua stessa vittima, di venire poi rintracciato in breve tempo dalla Polizia e infine arrestato. Jamel Bayoudh, pregiudicato tunisino di 40 anni, residente a Rimini con regolare permesso di soggiorno, la notte del 31 luglio ha adescato - fingendosi cliente - una prostituta rumena di 24 anni facendola salire a bordo di un furgone bianco. Di lì a poco si è fatto consegnare i contanti che la ragazza aveva con sé, in totale 60 euro, e non pago le ha intimato di spogliarsi sotto la minaccia di un cacciavite, cercando di abusare di lei. Tentativo fortunatamente andato a vuoto: la ragazza è riuscita a liberarsi, e una volta scesa dal furgone, ad avvertire la Polizia. Immediata la caccia all’uomo: dopo circa 20 minuti dalla segnalazione, le pattuglie hanno rintracciato il mezzo sulla Statale 16, in direzione Riccione. Sul cruscotto ben visibili le banconote sottratte alla ragazza - 2 pezzi da 20 e 2 pezzi da 10 euro - e sul sedile c’era ancora la canottiera nera da lei indossata. L’esatta corrispondenza alla descrizione fornita agli inquirenti dalla vittima, ha definitivamente fatto scattare le manette ai polsi dell’uomo. La rumena, accompagnata in pronto soccorso, è stata sottoposta a visita medica: accertato il tentato stupro, con prognosi di 7 giorni. Successivamente, in Questura, ha potuto riconoscere il proprio aggressore da una foto segnaletica. Sull’episodio si deve essere sparsa la voce negli ambienti della prostituzione, tanto che nella notte è arrivata una nuova denuncia da parte di un’altra rumena che ha dichiarato di essere stata violentata qualche giorno prima dallo stesso tunisino. Ora il 40enne è indagato anche per questo.
Silvia Pelliccioni
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