Proseguono i sequestri di imbarcazioni nell’ambito dell’indagine Rimini Yacht. Oggi ce n’è stato un altro in darsena: si tratta di un Atlantis 53 - del valore di circa 2 milioni di euro - che era stato intestato a due diversi proprietari, entrambi italiani. Lo yacht era stato immatricolato sia al registro nautico di Grado che a quello di Cesenatico. La truffa della “doppia intestazione”, dunque, è possibile anche tra registri nautici di uno stesso Stato e questo avrebbe indotto le autorità di settore a valutare l’ipotesi di istituire un registro unico nazionale. Si continua ad attendere, intanto, dalla Libia, l’estradizione di Giulio Lolli: l’ex patron di Rimini Yacht, mente e organizzatore della mega truffa.
l.s.
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