Riorganizzazione dei plessi scolastici, Lonfernini: "Su alcune circostanze scelte obbligate"
In Commissione Istruzione il futuro delle scuole sammarinesi con la presentazione della relazione del gruppo di lavoro.
Non è un quadro roseo quello presentato dalla relazione del gruppo di lavoro sulla riorganizzazione dei plessi scolastici a San Marino in Commissione Istruzione. Denatalità in primo piano: nella scuola dell'infanzia si passerà in 5 anni da 817 iscritti a 540. Alle scuole elementari in 10 anni si passerà dagli attuali 1.333 a 800 alunni. Numeri che non escludono quindi la possibile chiusura di alcuni plessi come le scuole dell'infanzia di Città, Chiesanuova, Faetano, Dogana e Montegiardino e le elementari di Fiorentino o Chiesanuova, Montegiardino e Borgo o Cailungo.
Il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini evidenzia però come la volontà politica non sia assolutamente quella di intervenire in termini di chiusura: “La relazione – afferma – mette al centro il benessere dei bambini sviluppando interventi graduali. Su alcune circostanze però, riferite anche a quest'anno, le scelte sono obbligate e non possono essere rinviate”.
Una prima decisione sarà quella riguardante la scuola dell'infanzia di Città con il trasferimento verso Murata per destinare la sede all'ampliamento del nido. “Stiamo lavorando – aggiunge Lonfernini – per riorganizzare l'assetto formativo del paese, non stravolgendolo ma integrandolo con il necessario”. L'ordine del giorno è stato approvato dalla commissione con 10 voti favorevoli e 3 astenuti.
“La necessità primaria– rileva Barbara Bollini, Pdcs – è mettere in sicurezza i bambini. Ci sono plessi con problemi seri”. “Sul calo della natalità – dichiara Maria Luisa Berti, Ar – la politica deve fare approfondimenti. Quando si parla di chiudere scuole non è qualcosa di cui essere felici”. Sempre sul tema, Ilaria Baciocchi Psd, rileva come dietro il calo di nuovi nati c'è la fatica delle giovani coppie legata alle difficoltà economiche. Per Carlotta Andruccioli, Domani Motus Liberi, la prima necessità è quella socio educativa: “Classi di sei alunni – afferma – non garantiscono la necessaria socializzazione”. Giuseppe Maria Morganti, Libera, avanza l'idea di proporre le scuole sammarinesi ai territori vicini: “Le nostre strutture sono un lusso rispetto a molte del circondario”. Da Maria Katia Savoretti, Repubblica Futura, apprezzamento per il lavoro del Segretario Lonfernini: “Rispetto al suo predecessore non si è limitato alla chiusura di un plesso senza fare una proiezioni come invece risulta da questa relazione”. Più critico Giovanni Maria Zonzini, Rete: “La maggioranza ha deciso di non decidere – dice – forse la tattica è far chiudere le scuole da sole così nessuno se ne assume la responsabilità?”.
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