Riorganizzazione ISS: riparte il confronto fra segreteria e sindacati
Un piano già contestato dal sindacato, che ha sottolineato le incongruenze tra il progetto di gestione del personale sanitario e quanto previsto dalla legge organica della pubblica amministrazione. “L’istituto per la Sicurezza Sociale – sosteneva a suo tempo la Cdls – non è un corpo estraneo nell’amministrazione pubblica, quindi, per quanto riguarda il capitolo della gestione del personale, il punto di riferimento deve essere la legge organica dei dipendenti statali”.
Sarà uno degli scogli da superare, nel confronto che riprenderà la prossima settimana.
“Prevediamo – dice il segretario alla Sanità Fabio Berardi – di riuscire ad applicare almeno un primo stralcio di piano organizzativo, quello riguardante i ruoli dirigenziali, definendo così meglio la composizione dei cinque dipartimenti. Stiamo guardando molto all’Italia, ai processi di aziendalizzazione della sanità – aggiunge – con un metodo di valutazione dei professionisti completamente diverso, che tenga conto della professionalità, del gradimento di un servizio da parte dell’utenza. Il sindacato – conclude – ci chiede di non usare l’Iss per fare del pionierismo”.
Nel pianeta sanità dovranno essere messe a posto anche alcune cariche: con il pensionamento di Alberto Bonini, dirigente del servizio farmaceutico, salgono a tre i posti da coprire. Vacanti erano già la dirigenza del servizio minori e della medicina di base.