Ripartire insieme: le scuole di San Marino in visita alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna
Un percorso avviato per superare la tragedia del "dopo Giada e Simone"
Il messaggio di ripartenza da cui tutto ha avuto inizio si traduce in concretezza di legame vero. Qui, accanto all'Ospedale Bellaria di Bologna, tra tre delle prime classi della scuola secondaria superiore di San Marino e La Casa dei Risvegli Luca De Nigris, percorso unico in Europa che punta a diffondere la conoscenza dei temi legati agli stati di coma, alle gravi cerebro lesioni e ai bisogni delle persone che sono riuscite a risvegliarsi. Dopo una serie di incontri a distanza, gli studenti hanno avuto l'opportunità di parlare con gli ospiti, i volontari e gli operatori nel giardino del famoso istituto, voluto dall'Associazione Amici di Luca. Che ha teso la mano alla scuola di San Marino, dopo l'incidente in cui sono morti Giada Penserini e Simone De Luigi.
Questa unità ospedaliera ad alta specializzazione neuroriabilitativa nasce dalla volontà di non rassegnarsi di due genitori e dalla gara di solidarietà da cui nel 1997 si costituì “Gli Amici di Luca” per le cure necessarie al risveglio del giovane bolognese, che morì dopo 240 giorni di coma. Aveva 15 anni, la stessa età degli studenti che hanno visitato la struttura che ruota attorno alla sua storia.
La vita è fatta di tanti “dopo”, saperlo accettare e conquistare è un percorso di fatica e di condivisione. Luca è morto, il suo messaggio, come spiega il papà Fulvio, no.
Nel video Daniela Recchia, Insegnante Superiori San Marino; Sara De Gregorio, studentessa e Fulvio De Nigris, direttore Centro Studi per la ricerca sul coma
[Banner_Google_ADS]