L'Organizzazione Mondiale della Sanità approva il vaccino Pfizer-BioNTech: una svolta per i Paesi in via di sviluppo privi di propri organismi di regolamentazione in materia sanitaria, che potranno così accelerare i loro iter per il via libera ed iniziare i relativi programmi di immunizzazione. Parallelamente, però, arriva l'allarme proprio dalla BioNTech. A lanciarlo il capo della casa americana Sahin: "Se altri vaccini anti-Covid non saranno approvati subito in Europa - avverte - da soli non riusciremo a coprire il fabbisogno". Il ministro tedesco della Salute esorta l'Ema ad approvare rapidamente anche il vaccino dell'Università di Oxford e di AstraZeneca, approvato dall'India. Due milioni di dosi saranno pronte ogni settimana a partire da metà gennaio: lo riporta oggi il Times, che cita un "membro chiave" del team di AstraZeneca. Secondo la fonte un milione di dosi saranno pronte già la settimana prossima.
Intanto, in Italia, la campagna vaccinale riprende a pieno ritmo. Dall'inizio della somministrazione sono state immunizzate oltre 45mila persone. 3.161 in Emilia Romagna. Entro il 25 gennaio arriveranno in regione circa 260.000 dosi, consegnate da Piacenza a Rimini. La prima fase della campagna, come è noto, è rivolta a mondo della sanità, residenze per anziani e disabili. A marzo toccherà a tutti gli altri. Nei prossimi giorni prenderà invece il via in Città del Vaticano. La somministrazione dovrebbe iniziare nella seconda metà di gennaio, "pianificata – riporta l'ansa - secondo i criteri di selezione delle categorie maggiormente esposte al contagio e secondo le adesioni volontarie. La priorità sarà data al personale sanitario e di pubblica sicurezza, agli anziani ed al personale più frequentemente a contatto con il pubblico". La quantità dovrebbe essere sufficiente a coprire il fabbisogno della Santa Sede.