Robot chirurgico, luminare dell'urologia a San Marino per operare e formare

È uno dei pionieri della chirurgia robotica in ambito urologico e fra i massimi esperti in Italia. Michele Gallucci, Dirigente medico del Policlinico Umberto I di Roma e professore all'università La Sapienza, è salito sul Titano per eseguire all'Ospedale di Stato interventi con il robot chirurgico. Un luminare nel suo campo, che con entusiasmo ha messo a disposizione conoscenze ed esperienza per insegnare ad utilizzare questa tecnologia innovativa, i cui campi di applicazione sono molteplici: nella chirurgia toracica, ad esempio, si fa ormai tutto – spiega - attraverso la robotica.

Un investimento che va oltre il presente, dato che il futuro passa da qui, grazie al web tra macchina e paziente. “Metteremo un dischetto della tac che ci guiderà durante l'intervento in maniera diretta. Se non cominciamo da questo, noi il futuro non lo possiamo abbracciare. Sono molto felice di venire qui perché ci sono potenzialità sfruttabili sul piano formativo”. Ma quali sono le prospettive per San Marino? "I suoi cittadini usufruiranno di una tecnica che aiuta non solo il chirurgo ma anche molto il paziente, che normalmente durante questi interventi non perde sangue e viene dimesso dopo tre giorni. Le complicanze sono molto minori e soprattutto i risultati funzionali in tutte le chirurgie sono superiori a quelle della chirurgia a cielo aperto”. Non ha quindi dubbi, “è un investimento indispensabile, perché non si può stare indietro, altrimenti i pazienti prendono un treno e vanno dove c'è il robot. L'ambizione nostra è di farli venire da fuori, per dare qualità e assistenza e mostrargli San Marino, che è un luogo bellissimo”.

Guardando alla struttura e ai suoi professionisti, “non si parte da zero, qui c'è una chirurgia molto avanzata”. Cambia infatti il mezzo ma chi guida la macchina è sempre il chirurgo. E alla prova pratica dell'intervento, Gallucci ha potuto apprezzare la preparazione dell'intero staff. “Devo dire che l'ospedale è bello, molto ben attrezzato e soprattutto il personale è come se avesse fatto la robotica da una vita. Sono rimasto sorpreso, nella complessità dell'intervento è stato abilissimo a darmi una mano e a fare quel che doveva. Ci sono – ribadisce - grosse potenzialità”.

Nel servizio l'intervista a Michele Gallucci, medico urologo
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