Rogatoria parigina per indagine su Commissario UE a San Marino
Rogatoria francese a San Marino per un funzionario francese della Commissione Europea. P.D. queste le sue iniziali, 56 anni, di Parigi, ha avuto incarichi come capo delegazione in Serbia e capo della sezione riforme istituzionali della delegazione della Commissione Europea in Russia. E’ indagato per fatture false e divulgazione di informazioni confidenziali. Gli inquirenti francesi con la rogatoria mirano ad avere riscontri su possibili depositi bancari o rapporti con fiduciarie o trust nella piccola Repubblica. Una richiesta di collaborazione alla quale ha risposto positivamente il tribunale di San Marino che ha già avviato accertamenti. Per appurare l'esistenza di conti correnti cifrati in banche sammarinesi e di verificare eventuali proprietà intestate al commissario Ue. La richiesta di collaborazione giudiziaria avanzata dalla Procura parigina risale a qualche mese fa, e nell'ultimo mese se n'é aggiunta una seconda che si giustificherebbe anche per delle proprietà immobili riconducibili al francese a Santarcangelo di Romagna (Rimini). All'attenzione degli investigatori e dei magistrati della Procura di Parigi, vi sarebbero i rapporti del funzionario UE con una società internazionale che si è occupata di appalti pubblici in Ucraina, Slovenia e Lituania. E stando all'ipotesi investigativa, sarebbero state trasmesse a società private delle informazioni confidenziali che il funzionario aveva in qualità di commissario europeo. Inoltre vi sarebbe anche un certo numero di fatture sospette girate alla società nella quale compare la compagna del Commissario europeo.
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