A Roma Donald Tusk incontra Gentiloni: Brexit e bilancio Ue le priorità
L'incontro avviene nel quadro delle consuete consultazioni prima del vertice dei capi di Stato e di governo del 23 febbraio. Si parlerà di Brexit e del prossimo bilancio europeo, dopo il 2020, che sarà dunque il primo dopo l'uscita della Gran Bretagna. Del resto sono le priorità principali, insieme al tema dell'immigrazione, della primavera 2018.
In una Roma insolitamente fredda, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha così accolto il presidente del Consiglio europeo Tusk, già reduce da diversi incontri nelle capitali europee, coi capi di governo di Romania, Portogallo, Olanda, Ungheria, Germania e Francia.
L'idea di fondo è costruire una grande coalizione paneuropea inclusiva, al fine di giungere ad un bilancio pluriennale per l'Unione che sia ambizioso, ad un accordo equilibrato sulla migrazione e ad una zona euro migliore. Con l'uscita del Regno Unito infatti, si dovrà procedere necessariamente a qualche taglio nel bilancio, e si parla già di agricoltura, mentre serviranno più aiuti alle nuove emergenze, sicurezza, difesa e soprattutto immigrazione. Di quest'ultima si era già parlato, tra Gentiloni e Tusk, lo scorso ottobre, quando il presidente del Consiglio europeo l'aveva riconosciuta come questione non esclusivamente italiana, promettendo l'appoggio dei 28, oltre che aiuti di tipo economico. “Una discussione molto positiva con Paolo Gentiloni sull'Europa e sul vertice informale”, ha commentato con un tweet Tusk al termine dell'incontro.
Francesca Biliotti