La denuncia arriva, ancora una volta, dallo scultore, Luigi Poiaghi, che nel 2005 ha realizzato l’opera vincendo il concorso indetto per il 50esimo anniversario dell’Istituto di Sicurezza Sociale. Vigila costantemente sul complesso scultoreo, preso di mira per tutta l’estate: prima i danneggiamenti, poi le colombe rubate. “Una il 27 agosto, l’altra il 4 settembre: chi agisce si sente sicuro, pensa di poterlo fare indisturbato”, è lo stesso scultore, residente a Verucchio, a parlare, segnalando alla nostra redazione l’ennesima offesa alla sua opera. Già nelle scorse settimane aveva suggerito di porre telecamere a controllo dell’area, quanto meno come deterrente. Oggi torna a chiedere, insieme ad una vigilanza efficace, l’intervento delle istituzioni: “Quest’opera mi appartiene, ma solo moralmente, in quanto esecutore. Ora è un bene dello Stato e spetta allo Stato tutelarlo”. Deluso e preoccupato, non vuole parlare ai nostri microfoni, ma si limita ad osservare: “L’arte e la cultura sono sempre più messe in discussione. Serve lo sforzo di tutti e un respiro più ampio per una nuova educazione”.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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