In Russia ha concluso l’iter parlamentare la legge che inasprisce pesantemente le sanzioni e le pene per le proteste di piazza non autorizzate, dopo quelle che hanno caratterizzato la campagna elettorale per il ritorno di Putin al Cremlino. Michail Gorbaciov nutre la speranza che Putin – la cui firma è necessaria per l’entrata in vigore – non firmi il provvedimento. L’ufficio stampa di Putin ha asserito che il presidente non apporrà la sua firma, solo nel caso che sia in contrasto con gli standard democratici di altri paesi generalmente accettati per l'attuazione dei diritti dei cittadini.
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