San Marino riforma l'ordinamento penitenziario
Avviata all'iter consiliare la riforma dell'ordinamento penitenziario. 56 articoli di legge che adeguano la normativa esistente con le regole europee in materia.
In attesa di una struttura carceraria più moderna rispetto a quella dei Cappuccini, San Marino si avvia all'adeguamento della normativa in materia, apportando i correttivi previsti dalle regole dettate dal Consiglio dei Ministri del Consiglio d'Europa e dalla Giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani. Viene istituita l'Unità Organizzativa Ufficio Esecuzione Penale e due esperti eseguiranno un'ispezione annuale del carcere, riferendo al Congresso di Stato. Il personale di sorveglianza dovrà essere appositamente preparato. La principale finalità della pena sarà la rieducazione del reo al fine di un suo reinserimento nella società. Saranno gli stessi detenuti ad occuparsi della pulizia e della cura delle celle; chi è in custodia cautelare in attesa di processo dovrà essere separato da chi sconta una pena definitiva; così come gli adulti, dai detenuti di età inferiore ai 25 anni. Le donne verranno recluse in un'apposita sezione del carcere. Vengono agevolati il lavoro – remunerato - la formazione professionale e lo studio. Nel caso di condanne inferiori ai tre anni è possibile scontare la pena fuori dal carcere con l'affidamento in prova. Il detenuto dovrà partecipare alle spese per l'esecuzione delle pene e delle misure cautelari. Il tema del carcere dunque all'ordine del giorno della politica: recentemente la struttura dei Cappuccini è stata visitata dalla Reggenza e anche da alcuni consiglieri.