La denuncia non è stata ancora formalizzata, servono elementi tecnici, con tanto di perizie, rapporti, documenti: ci vorrà ancora qualche altro giorno, riferisce Andrea Della Balda, amministratore delegato di San Marino Telecom che è tornato in gendarmeria, proprio per concordare con gli inquirenti le prossime mosse. Contestualmente, anche le aziende fornitrici hanno eseguito per la prima volta i loro controlli sui luoghi incriminati, al Nido del Falco e a Montalbo, Torraccia e Faetano, dove sapienti sabotatori hanno tagliato con perizia certosina i cavi, in modo da lasciare senza servizi di telefonia quasi il 60% della clientela di Prima. “Un danno da centinaia di migliaia di euro, come minimo – continua Della Balda, che aggiunge – Davvero non so chi possa aver fatto questo, noi di nemici non ne abbiamo, pensare ai licenziamenti che siamo stati costretti a fare un paio di anni fa è sciocco, inoltre si trattava di personale amministrativo, non tecnico, e qui siamo di fronte a persone esperte. Con la gendarmeria – spiega ancora – stiamo addirittura ipotizzando che siano state due squadre ad agire in contemporanea. Ma non essendoci mai stato attrito con nessuno – ripete – come posso pensare che nostri ex collaboratori abbiano potuto fare questo? Una cosa è certa – conclude – l’obiettivo era causarci il peggior danno possibile, in periodo di vacanza, quando la gente è a casa ed ha bisogno dei nostri servizi, e quando i tempi di intervento si allungano proprio per le festività. E sono d’accordo con chi ha parlato di attacco allo Stato, questo è un attacco ad una rete primaria dello Stato”. San Marino Telecom ha promesso anche 10mila euro di ricompensa a chi saprà fornire indizi utili alle indagini: questi vanno segnalati alla gendarmeria, l’unica in grado di stabilire se le segnalazioni abbiano un fondamento.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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