RADIOAMATORI

"Salvare vite con le onde elettromagnetiche", i Radioamatori di San Marino protagonisti in un contest internazionale

Giovanni Cecchetti dell'ARRSM ci ha illustrato la competizione e l'importanza svolta dalle stazioni radio durante l'alluvione in Romagna.

Questo contatto tra il radioclub di San Marino e una stazione dell’est Europa è generato da un’antenna trasmittente che utilizza solamente 250 watt, quanto basta per far funzionare il motore di una bici elettrica.

Una tecnologia straordinaria che l’Associazione Radioamatori di San Marino (ARRSM) sta testando in una sfida internazionale resa ancor più complicata dall’utilizzo di onde elettromagnetiche ultracorte, che soffrono maggiormente la rifrazione contro ostacoli naturali.

24 ore di sfida ininterrotta che vincerà il gruppo in grado di raggiungere il maggior numero di stazioni, tenendo conto anche della loro difficoltà o distanza. Ma questo contest non è solo divertimento e competizione ma un’occasione per affinare strumenti fondamentali per la comunità, come ci ha spiegato Giovanni Cecchetti dell’ARRSM.

Sebbene sembri una tecnologia superata, infatti, gli studi sulle onde radio restano fondamentali e lo dimostra l’importanza che queste stazioni rivestono quando durante disastri o calamità naturali le linee internet e telefoniche che collegano il mondo sono le prime a saltare.

Giovanni Cecchetti lamenta infine l’assenza di un ricambio generazionale tra i radioamatori augurandosi che a generare un nuovo interesse sia anche l’importante ruolo avuto dalle stazioni radio durante l’alluvione dello scorso maggio.

Nel servizio l'intervista a Giovanni Cecchetti (Associazione Radioamatori della Repubblica di San Marino)

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