San Leo in festa nel giorno di San Leone, a 1000 anni dalla traslazione del corpo
1 agosto, festa di San Leone, fondatore della piccola comunità del Montefeltro sulla fine del IV secolo. Festa della tradizione, che acquista un senso particolare, nel celebrare anche i 1000 anni dalla traslazione del corpo del Santo. Un popolo in festa per tutta la giornata: culmine delle celebrazioni religiose questo pomeriggio, con la Messa, la processione e la benedizione della città proprio con la reliquia del Santo. Un messaggio intenso dal vescovo Monsignor Andrea Turazzi – che ha concelebrato la Messa officiata dall'arcivescovo di Firenze, cardinal Ennio Tonelli – è arrivato in questi giorni di festa alla diocesi e alla città, nel nome del Santo ma tutto centrato sui temi della più stretta attualità: “Con Marino e Leone arriva l'annuncio del Vangelo, Gesù incrocia il vissuto dei gente segnata da povertà e sofferenza e nasce un popolo che si consolida nella fede cristiana fino a esprimerla con genio e originalità nella cultura, nell'arte, nelle ragioni del suo vivere”. Secoli dalla fondazione, nel richiamo attualissimo a tre temi caldi, tre provocazioni, chiedendo Sì alla vita (da difendere soprattutto quando è innocente come nel seno materno); sì all'amore (da improntare nell'anima e nel corpo al rispetto dell'altro e alla libertà autentica); sì all'accoglienza (per l'inclusione e l'incontro, facendo memoria della tradizione di ospitalità del Montefeltro e della Repubblica). Festa di San Leone fino a sera con la sagra paesana, animata da musica e spettacoli, con gli sbandieratori di San Marino e fuochi d'artificio ad illuminare i cieli del Montefeltro.
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