COVID-19

San Marino: 2 decessi nelle ultime 24 ore. 33 nuovi casi

Giornata pesante, in Repubblica, sul fronte covid-19. Intanto si ragiona su una graduale riattivazione dell'Ospedale, mentre si attende la riapertura della Medicina

Più passa il tempo più questi eventi assumono un significato particolare: sono la testimonianza, infatti, di quanto l'infezione stia ancora producendo danni importanti. Così il Dirigente dell'Authority ha commentato i decessi – nelle ultime 24 ore – di un 60enne ed un 89enne. Le due guarigioni registrate oggi non possono, ovviamente, bilanciare la gravità di questi lutti. E cresce intanto il numero dei nuovi casi: 33, su 87 tamponi di cui si è avuto il risultato. In grande maggioranza – ha sottolineato Gabriele Rinaldi - si riferiscono a parenti stretti di soggetti che erano positivi. Da qui una serie di dubbi sull'effettivo rispetto – in alcuni casi - dei criteri di quarantena ed isolamento domiciliare. Ma questo – ha puntualizzato – è il risultato del cambiamento di strategia diagnostica adottato da 10 giorni a questa parte. E allora è forse arrivato il momento – ha aggiunto – di differenziare le modalità di comunicazione di questi dati. 611 le quarantene attive. Nessuna nuova dimissione; mentre cresce di 4 unità il numero dei ricoveri. Quindi l'intervento della Direttrice del Dipartimento Ospedaliero, che ha ricordato le profonde trasformazioni, cui è stata sottoposta la struttura, per far fronte all'emergenza; con un aggiornamento continuo delle strategie. Tutti i pazienti – se si eccettua il primissimo caso – sono stati curati in territorio, ha sottolineato con orgoglio Ivonne Zoffoli. Da oggi, inoltre - ha aggiunto -, abbiamo l'ex geriatria che fa da supporto al Pronto Soccorso per accogliere pazienti “covid negativi” in attesa della riapertura, la prossima settimana, della Medicina. Si sta pensando, insomma, ad una riattivazione “graduale” dell'Ospedale – sale operatorie, unità operative -; processo che non sarà comunque semplice né immediato. In ogni caso – è stato detto – il nosocomio non sarà più come prima. Infine la Coordinatrice delle professioni sanitarie non mediche, Loretta Casadei, che ha ringraziato infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari, per l'abnegazione con la quale stanno combattendo in prima linea contro questa minaccia. Nonostante il caos e la fatica – ha detto - sono stati tutti molto collaborativi e pronti a qualsiasi cambiamento. Il pensiero è andato in particolare a chi è impegnato in terapia intensiva – dove lo stress è altissimo -, o nei reparti di isolamento.


Nel servizio le interviste a Gabriele Rinaldi (Dirigente Authority Sanitaria) e Ivonne Zoffoli (Direttore Dipartimento Ospedaliero)

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