Anche la Repubblica di San Marino potrebbe avere il suo registro navale. Nell’ultima seduta consigliare è stato, infatti, presentato un progetto di legge per l’istituzione del registro pubblico per le imbarcazioni da diporto. Si tratta di una novità per il Titano che consentirebbe ai proprietari di un’imbarcazione di battere bandiera sammarinese. Attualmente i sammarinesi per immatricolare le loro imbarcazioni devono identificare uno stato estero a scelta, come l’Italia, Cipro, l’Inghilterra, o malta solo per fare qualche esempio, eleggere domicilio presso il consolato sammarinese del luogo, quindi procedere al restante iter burocratico per poter battere bandiera straniera. L’iscrizione nei registri navali di altri paesi significa anche sottostare alle condizioni imposte dai singoli stati compreso il pagamento delle tasse. Con la nascita del registro navale del Titano tutto verrebbe a cambiare. L’iscrizione, e la relativa immatricolazione verrebbe effettuata attraverso un procedimento più semplice, a fronte della presentazione di documenti comprovanti il possesso dell’imbarcazione, le caratteristiche tecniche della stessa e all’assolvimento degli oneri fiscali e doganali seguirebbe il rilascio della licenza di navigazione. Previsti anche una serie di requisiti in materia di nazionalità, fiscalità e sicurezza. Affianco a quello per le navi da diporto, il progetto normativo sammarinese prevede la realizzazione del registro per le navi da carico che effettuano cabotaggio, registro già istituito dalla legge sulla navigazione marittima del “46.
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