San Marino celebra “lo scampo” garibaldino
Cortei della reggenza, presente Segretario agli Interni Berti
L'episodio passato alla storia come lo “scampo garibaldino” ricordato come ogni anno con il corteo reggenziale e la consueta deposizione della corona d'alloro al monumento dedicato all'eroe dei due mondi. La cerimonia tiene viva la memoria dei fatti del luglio di 174 anni fa, quando con la caduta della Repubblica Romana, Giuseppe Garibaldi con la moglie Anita e un cospicuo gruppo di combattenti tentò di raggiungere Venezia per mettersi in salvo. Inseguito dall’esercito austriaco, il 31 luglio entrò a San Marino, ed ai Capitani Reggenti chiese “asilo e un po’ di pane”. I Sammarinesi prestarono soccorso ai fuggitivi. Nella notte del 31 luglio, Garibaldi tentò di raggiungere il mare con Anita e pochi fedelissimi. Nel frattempo, dopo la fuga, la diplomazia sammarinese continuò la mediazione, riuscendo a sventare il pericolo dell’occupazione della Repubblica da parte degli Austriaci e a disarmare e far fuggire i garibaldini. Con un breve momenti di raccoglimento davanti al monumento, i Capitani Reggenti rinnovano la potenza di quella scelta, che: nell’arco di un solo giorno consentì a San Marino di salvare la propria tradizionale libertà e, al tempo stesso, Garibaldi e le sue truppe. Subito dopo, in piazza della Libertà, il concerto della Banda Militare.
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