A San Marino un Corpo Civile di Pace
Ma perché San Marino? Innanzitutto – dicono – è un piccolo Stato, senza esercito e con una lunga tradizione di neutralità e pace, adatto pertanto al ruolo di mediatore. La nostra università potrebbe poi farsi carico di corsi di formazione specifici per operatori di pace. Si chiede in sostanza un riconoscimento giuridico a queste azioni sul campo, il tutto senza particolari sforzi economici: circa 3000 euro al mese per il mantenimento di quattro persone in aree di conflitto. San Marino tra l’altro sarebbe il primo Stato al mondo a compiere questa scelta, il che non significa comunque schierarsi a favore dell’una o dell’altra parte coinvolte in un conflitto, bensì compiere un importante passo in avanti sulla via della Pace.
Silvia Pelliccioni