Emergenza neve un pò ovunque ma – per uno strano gioco del destino – non in numerose località alpine. A rischio fallimento le società di gestione degli impianti di risalita. Sul Titano, invece, giovani appassionati di sci, si divertono improvvisando discese su strade e sentieri.
A San Marino, ormai, sciare per le strade fa tendenza. Sui social network proliferano gruppi di appassionati che propongono, organizzano e filmano discese nei punti più improbabili del Monte, come questo slalom lungo la Costa dell’Arenella. C’è chi propone mappe dettagliate di piste con diversi gradi di difficoltà; chi pacchetti comprendenti risalita in funivia e cioccolata calda e vin brulè all’arrivo. E già fioriscono fantasiosi neologismi come Snow Borg e street skiing. Tutto molto divertente ma è bene ricordare che sciare per strada – oltre ad essere vietato - può essere molto pericoloso. L’aspetto paradossale di tutto ciò è che la neve è praticamente assente nei luoghi dove dovrebbe esserci. L’eccezionale, estrema, ondata di precipitazioni nevose, infatti, non ha interessato l’area che va dal Trentino al Veneto. Per un beffardo gioco del destino – mentre gran parte dell’Italia è sepolta dalla coltre bianca – numerose società di gestione degli impianti sciistici rischiano il fallimento e da settimane devono ricorrere ai cannoni sparaneve. E a peggiorare la situazione ci si mette la crisi economica, che ha inciso pesantemente sugli arrivi. Va meglio in Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, e con queste nevicate sperano in una riscossa anche le destinazioni dell’Appennino che hanno sofferto – sino ad oggi – di crolli del fatturato anche del 50%.
A San Marino, ormai, sciare per le strade fa tendenza. Sui social network proliferano gruppi di appassionati che propongono, organizzano e filmano discese nei punti più improbabili del Monte, come questo slalom lungo la Costa dell’Arenella. C’è chi propone mappe dettagliate di piste con diversi gradi di difficoltà; chi pacchetti comprendenti risalita in funivia e cioccolata calda e vin brulè all’arrivo. E già fioriscono fantasiosi neologismi come Snow Borg e street skiing. Tutto molto divertente ma è bene ricordare che sciare per strada – oltre ad essere vietato - può essere molto pericoloso. L’aspetto paradossale di tutto ciò è che la neve è praticamente assente nei luoghi dove dovrebbe esserci. L’eccezionale, estrema, ondata di precipitazioni nevose, infatti, non ha interessato l’area che va dal Trentino al Veneto. Per un beffardo gioco del destino – mentre gran parte dell’Italia è sepolta dalla coltre bianca – numerose società di gestione degli impianti sciistici rischiano il fallimento e da settimane devono ricorrere ai cannoni sparaneve. E a peggiorare la situazione ci si mette la crisi economica, che ha inciso pesantemente sugli arrivi. Va meglio in Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, e con queste nevicate sperano in una riscossa anche le destinazioni dell’Appennino che hanno sofferto – sino ad oggi – di crolli del fatturato anche del 50%.
Riproduzione riservata ©